21 aprile 2018

La Ragazza Dagli Occhi Di Carta - Recensione

la ragazza dagli occhi di carta

Trama

"Un uomo vaga sul ciglio di una strada di montagna, i suoi abiti sono sporchi di sangue, nel suo zaino viene trovata una mano mozzata con un anello e la foto di un volto di ragazza con due ellissi di carta sugli occhi. Teresa Battaglia, Commissario di polizia a Udine, si butta anima e corpo sul caso. Ma sono troppe le cose che non quadrano: un uomo in stato confusionale da cui non riescono a sapere nulla e lo spettro della pazzia in un caso di omicidio. E se. invece, la ragazza non fosse ancora morta e ci fosse tempo per salvarla? Ma il tempo, a Teresa, divorata dal diabete e da una malattia che le rosicchia giorno dopo giorno frammenti sempre più ampi di memoria, è l'unica cosa che manca."

Titolo: La Ragazza Dagli Occhi Di Carta
Autore: Ilaria Tuti
Formato: E-book
Pagine: 51
Editore: Nero Press (21 Dicembre 2015)
Prezzo: 1,99 Euro
Tempo Di Lettura: 1 Ora
mezza stella
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Sfortunatamente si è interrotta la serie fortunata di letture che ero riuscita a fare una dietro l'altra. 
Ci tengo a precisare che l'idea di questo racconto di Ilaria Tuti non è brutta, ma la scrittura è poco scorrevole e ciò che mi ha portato alla decisione di dare un voto così basso (e che mi ha fatto concludere che leggerlo è stata una perdita di tempo), è stata un'altra cosa di cui parlerò più avanti.

La protagonista è il commissario Teresa Battaglia, donna matura, con grandi e gravi problemi di salute, che nonostante tutto è inarrestabile, acuta ed intelligente. Insieme alla sua squadra e alla collaborazione dei colleghi della polizia Austriaca, cerca di mettere un punto al caso che le è stato sottoposto, ma ogni volta che le indagini fanno un passo avanti sembrano aprirsi scenari oscuri e misteriosi.

Si indaga su un uomo fermato in stato confusionale, nel cui zaino è stata trovata una mano mozzata e una fotografia; grazie ad un dettaglio della foto, partono le indagini che li portano a scoprire identità e segreti sconvolgenti.

Tutto interessante, ma ora vi dico la cosa che più mi ha indispettita. 
In una scena descritta, essendo notte, si parla dell'utilizzo delle cellule fotoelettriche per illuminare la zona che si sta ispezionando, a giorno.  Gli uccelli si mettono all'improvviso a cantare, ingannati da quell'alba artificiale. 
Mi sembrava qualcosa di già letto, poi mi sono ricordata che la stessa scena appare ne Il Suggeritore di Donato Carrisi, mi sono detta che molto probabilmente è stata una coincidenza e sono andata avanti con la lettura. Poche pagine dopo leggo delle analisi del sangue fatte sulla mano mozzata ritrovata nello zaino e con sorpresa, scopro che come ne Il Suggeritore (di nuovo!) anche qui, guarda caso, si trova del betabloccante, utilizzato (si ipotizza in entrambe le storie) per rallentare la frequenza cardiaca, quindi per tenere in vita la vittima più alungo o per allungarne l'agonia. Che originalità!

Ci sono troppi riferimenti al romanzo di Carrisi e una forma espressiva per nulla scorrevole. Per me è no!


xoxo Connor


E-book

Foto da qui

Disclaimer/Disclosure: Questo articolo è stato acquistato da Connor a scopo di uso personale.

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