3 agosto 2017

Fellside. La Prigioniera - Recensione

fellside la prigioniera

Trama

"Jess si sveglia in ospedale. Non ricorda niente, neanche il proprio nome, ma sa che quella che vede allo specchio non è la sua faccia. E' stata ricoverata per le ustioni che ha su gran parte del corpo e del viso. A poco a poco, frammenti di ricordi le ritornano in mente. Le dicono che ha appiccato il fuoco alla sua casa sotto effetto della droga e che, nell'incendio, è morto un ragazzino di dieci anni che abitava nell'appartamento sopra di lei. Il suo ragazzo, John, conferma questa versione dei fatti e lei si convince di essere davvero una piromane assassina. Durante il processo accetta passivamente ogni accusa e viene, perciò, condannata e rinchiusa nel carcere femminile di massima sicurezza di Fellside, la più grande prigione femminile d'Europa, nella contea Inglese dello Yorkshire. La prigione è sotto il controllo di una certa Grace che detiene, con la complicità della guardia Devlin, il traffico della droga. Grace ha due guardaspalle, Lizzie e Big Carol, con le quali è meglio non avere a che fare. Salazar, il medico del carcere, è costretto a fare il corriere per Grace, e l'infermiera Stock non ha tutte le rotelle a posto. Ma c'è di più: con il favore delle tenebre a Jess appare il fantasma del bambino morto nell'incendio. Le dice che ha bisogno del suo aiuto e che non accetterà un no come risposta..."

Titolo: Fellside. La Prigioniera
Autore: M.R. Carey
Formato: E-book
Pagine: 501
Editore: Newton Compton Editori (23 Marzo 2017)
Prezzo: 2,99 Euro
Tempo Di Lettura: 5 giorni
due stelle

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E' ambientato in Gran Bretagna, nel carcere di massima sicurezza di Fellside, dove la protagonista è reclusa dopo essere stata condannata in tribunale.
Lei è Jess, una tossicodipendente dal volto ormai sfigurato e in questo libro leggeremo la sua storia dopo l'incendio nel quale lei è rimasta ferita e un ragazzino di nome Alex ha perso la vita. 
Le detenute che incontrerà non le renderanno facile la vita detentiva, si sa, chi nella vita fa del male ai bambini, nel carcere non la passa liscia.
Fin da subito ci sono elementi paranormali, che andando avanti nella lettura, diventeranno sempre più presenti e fondamentali per lo sviluppo della storia.

I personaggi che popolano questo libro non sono troppi, ma è facile confonderli perché ad ognuno di loro vengono affibbiati dall'autore almeno tre modi di chiamarli diversi. Per esempio la protagonista può essere Jess, Jessica, Moulson, la killer dell'inferno... e così via. E' una cosa un po' fastidiosa che rende la lettura a tratti confusa.

Alcuni personaggi si muovono tra le pagine di questo romanzo, ma in realtà sono solamente delle comparse che non hanno nessuna utilità o nessun fine, appaiono e spariscono senza motivo, altri entrano in scena per fornire dei singoli dettagli che potevano essere forniti in modi più semplici. In altre parole mi è sembrata tutta acqua per allungare il brodo.

Alla fine del libro, pensando e ripensando alle pagine che ho letto, mi ritrovo a fare delle considerazioni più negative di quelle che avevo in mente. In fin dei conti tutto si regge solamente sulla presenza del paranormale, sin dalla prima pagina, elemento che diventa onnipresente e fondamentale. Una sorta di escamotage utilizzato dall'autore per mettere il punto a situazioni che altrimenti non avrebbe saputo risolvere. Durante la costruzione della trama, si crea da solo dei vicoli ciechi, e l'unico modo per uscirne è l'utilizzo di questi elementi paranormali.

Per buona parte del libro, la storia è molto interessante, ma ad un certo punto tutto rischia di cadere a pezzi, se non fosse stato per la curiosità di sapere come tutto si conclude, ne avrei abbandonato la lettura.

Vale la pena leggere questo libro anche solo per la presenza di Grace, la detenuta più crudele del carcere, fedele solo a sé stessa e che gestisce dall'interno della sua cella, traffici illegali di droga e sostanze proibite.

La storia mi è piaciuta per l'idea di leggere le dinamiche e la vita che c'è in un carcere femminile; peccato per i troppi elementi e personaggi inutili, che se non fossero stati inseriti nella storia, cono convinta che si sarebbero risparmiate almeno 200 pagine.


xoxo Connor



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Foto creata da Connor con l'ausilio di Canva.


Disclaimer/Disclosure: Questo articolo è stato acquistato da Connor a scopo di uso personale.



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